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Sulle tracce dell'architettura contemporanea

di Irene Alì (redazione web)

Nato grazie a un viaggio di studio a Roma e realizzato da un gruppo di studenti di Ingegneria Edile-Architettura, il cortometraggio che proponiamo è incluso in un cofanetto multimediale: il risultato di un progetto didattico creativo e stimolante, coordinato dal professore Vincenzo Sapienza




Il cortometraggio "Sulle tracce dell'architettura contemporanea" è un esperimento didattico nato da un viaggio di studio a Roma, organizzato nel maggio del 2009 dal professore Vincenzo Sapienza (docente di Architettura tecnica), a conclusione di un corso integrativo tenuto alla Scuola Superiore di Catania per gli studenti del cdl in Ingegneria Edile-Architettura.

Il ciclo aveva per titolo "Soluzioni d’avanguardia per le realizzazioni delle chiusure verticali in edilizia". A conclusione dei seminari tenuti da ricercatori del dipartimento di Architettura, allievi e docente si sono recati a Roma per visitare i cantieri dei musei MACRO e MAXXI, la teca per l’Ara Pacis, la Chiesa della Divina Misericordia, il Santuario del Divino Amore, la Biblioteca Laurenziana, l’Auditorium Parco della Musica e le città di fondazione dell’Agro Pontino.

Da questa esperienza è nato inoltre il cofanetto "Sulle tracce dell'architettura contemporanea" che include anche una pubblicazione che raccoglie testi, foto e video realizzati da tutti gli studenti che hanno partecipato al progetto.

«Ho sempre ritenuto adeguato - spiega Sapienza - ritagliare una parte delle ore del corso per alcune lezioni en plein air. E ciò in ragione del fatto che, a mio parere, l’osservazione diretta dell’architettura costituisce un arricchimento di gran lunga superiore rispetto all’impostazione, teorica e distaccata, che di regola si mantiene nelle lezioni ex cattedra».

Dalla riflessione sulle più attuali tendenze architettoniche alle tematiche di gestione di un cantiere complesso, fino al ruolo del progettista, i ragazzi hanno poi potuto vedere con i propri occhi le opere architettoniche: «È nella fruizione del manufatto architettonico che se ne coglie la reale impostazione funzionale: i punti di accesso, i percorsi, le viste, gli scorci. Inoltre - prosegue il docente -, l’osservazione in situ ne rende tangibile il funzionamento tecnologico, palesando la tendenza a eventuali patologie, obsolescenze o incompatibilità d’uso».

Per catturare l’attenzione degli studenti, Sapienza ha poi lanciato l'idea di una mostra-concorso fotografico sulle strutture visitate; fra gli elaborati proposti c'era anche un'installazione video che il gruppo ha poi contribuito a trasformare in un cortometraggio. Le riprese sono di Fabio Scuto che ha curato anche il montaggio e l’editing con Dario Distefano; il soggetto e la sceneggiatura sono stati curati dal docente stesso, che appare in video insieme con gli studenti Andrea Sigona, Angelo Monteleone, Chiara Lentini, Enza Parrinello, Francesca Condorelli, Gabriella Schilirò, Laura Giordano e Michele Versaci e con la professoressa Stefania Marletta.

È infine con un augurio che il docente conclude la sua lezione "speciale": «L'architettura contemporanea ha ancora parole da dire, mi auguro che abbiate cuore per ascoltarle e mani capaci di tradurle in segni e di saperle scrivere sui fogli bianchi che la vostra vita professionale vi metterà davanti».